Trama

L’occhio di vetro è la versione cinematografica italiana del graphic novel tedesco-americano “Heimat” di Nora Krug (Einaudi Stile libero): un percorso di analisi che affronta le domande irrisolte di una famiglia e prova a cercare risposte per una nazione intera. Là è la vicenda di una famiglia forse complice del regime nazista; qui l’adesione al fascismo e alla Repubblica di Salò da parte di uomini e donne che nascosero poi in decenni di reticenze e silenzi il loro disappunto o il loro dolore.

Alla morte della nonna Liliana, il regista pisano Duccio Chiarini ripercorre il passato fascista della sua famiglia con un viaggio fisico e insieme spirituale alla ricerca delle proprie radici. Servendosi di fotografie, documenti, lettere, cimeli e del diario del prozio Ferruccio, adolescente che aderì alla Repubblica di Salò, Chiarini racconta la storia del bisnonno Giuseppe Razzini, tornato a casa dalla Grande guerra con un occhio di vetro e entusiasta fascista della prima ora, e dei figli Liliana, Ferruccio e Maria Grazia, i primi due convinti seguaci di Mussolini, l’ultimata sposata con un antifascista. Qual era il rapporto fra queste persone? E perché i Razzini fecero calare una cappa di silenzio sugli anni della guerra, divisi dalla fede politica ma legati dall’affetto?

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  • 21:30

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